domenica 19 maggio 2013

Tredici



Eravamo sul pelo dell'acqua che facevamo snorkeling fluttuando sulla schiena dei pesci e poi è arrivato il deserto e poi i canyon e poi, al primo e unico distributore prima di Port Hedland, c'erano decine di falchi e qualche aquila a fluttuare e fare snorkeling sulla schiena del van che si preparava ad attraversare il Little Sandy Desert. Da lì in poi sarebbe stato solitario che neanche gli uccelloni si avventurano con quel sole, nonostante tutte le carcasse di vacche morte di sete per la lunga assenza di pioggia. E la puzza di decomposizione di quei bestioni è un nauseabondo rinfaccio di morte che entra improvviso dal finestrino, a preannunciarne la visione sul ciglio della strada. E la visione macabra sparisce in un secondo, mentre l'odore ristagna per diversi sgradevoli attimi fatti di smorfie.
Port Hedland poi, con tutte le sue fabbriche e miniere e gli omini che entrano e escono dai cantieri, Port Hedland non è più affascinante dei cadaveri di mucche in putrefazione.
Mangiamo e ripartiamo per Broome.
Il sole batte forte sul braccio fuori dal finestrino, vento che ti dia sollievo non ce n'è, ci sono però camion lunghi fino a 50 metri, quelli sì che ti spettinano e insieme ai capelli scuotono il van che pare a ballare al loro passaggio. 

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