giovedì 30 maggio 2013

intermezzo balinese - conclusione





Ci sono questi ricordi di un mondo atrofizzato da paure eccessive, ci sono vie di mezzo per il paradiso, come Amed, da cui salpa la barca che in un paradiso ti ci porta. Non è il paradiso propriamente detto, non è che la barca affonda e muori e ti ritrovi in paradiso anche se il viaggio sotto il diluvio è angosciante, ma è il luogo reale che più vi si avvicina, è l'esclamazione che ti scappa quando arrivi a Gili Meno, una delle tre isole Gili.
Come siano le altre due non ho voluto saperlo, mi bastava quello che ho visto e il tempo a disposizione era colpevolmente poco. La più grande delle isole, altrimenti nota come l'Ibiza dell'Indonesia, mi attirava poco appunto per questa sua caratteristica troppo festaiola, ragazzi attirati da feste lunghe intere nottate e funghetti allucinogeni, non è una cosa che fa (più) per me.
Quello che puoi fare in questo paradiso è poco se non fai snorkeling, se lo fai hai tutto. L'isola ha una sola strada che ne percorre il perimetro e si gira a piedi in un paio d'ore. Unica alternativa dell'andare a piedi è farsi trasportare da piccoli calessi trainati da piccoli cavalli, utilizzati, oltre che per il sollazzo dei pigri turisti, soprattutto per distribuire tra i vari alberghi, bungalow, resort, ristoranti e abitazioni le scorte di cibo e acqua potabile altrimenti carenti sull'isola. 
Il fondale marino ha dell'incredibile, i pesci che si possono vedere sono così numerosi, variopinti, strani e splendidi che non si ha il tempo stupirsi. Con un po' di fortuna, neanche tanta, si possono incontrare enormi tartarughe marine che volano placide tra i coralli o nel blu dell'oceano più profondo. Per vederle con certezza basta prenotare un giro in barca. Noi siamo stati fortunati e abbiamo nuotato con una tartaruga spintasi vicino alla riva, ma la fortuna l'abbiamo avuta di pomeriggio dopo che la mattina già avevamo preso parte al tour dove di tartarughe se ne sono viste cinque o sei, oltre a alberi di natale marini e giardini di coralli e ancora pesci e ancora tanta vita irrealmente balinese sopra e sotto il livello del mare.
Poi la settimana di sollazzo è finita, abbiamo lasciato quella vita irreale quanto economica e siamo tornati a Perth dove ci aspettava un van scalpitante








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IL SALTO DEL KOALA by FABIO MUZZI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.