domenica 25 novembre 2012

Il dejà vù, l’errore del matrix





Il déjà vu è un errore di Matrix. Succede quando loro cambiano qualcosa”
Lasciare Perth significa lasciare anche gli errori di chi ha organizzato questa civile e funzionale città. Come in Matrix ti accorgi di essere in un mondo troppo perfetto rispetto a quello che hai lasciato per essere vero. Come in Matrix, ti accorgi che qualcosa non quadra grazie agli errori, ai dejà vù.
Capita di trovarti in differenti parchi della città, più o meno vicini al centro, più o meno isolati come quello di Osborne Park dove non c’è anima viva e, dopo un po’ che sei entrato ti imbatti in un cartello che ti spiega che nella zona non è difficile imbattersi in qualche serpente e quindi occhio a dove cammini, capita in questi parchi che dopo un po’ che sei dentro il silenzio viene rotto dalla nenia di un carillon che la prima volta ti strappa un sorriso, la seconda volta che la senti in un altro parco ti inquieta e cerchi di seguire il suono per trovare l’origine ma sparisce quando ti sembra di essere in procinto di, la terza volta, la terza volta decidi di fare una pausa con i parchi di perth.
Più comune a tutti coloro che hanno frequentato le zone del centro di Perth, nello specifico Northbridge, è un altro tipo di errore: la ragazza felice. Incontrare persone felici, non serene, ma felici e raggianti, per quanto raro è un’esperienza che di tanto in tanto capita a tutti, capita persino, ancora più di rado, di essere noi stessi la persona felice. Ma vedere ogni giorno la stessa ragazza che procede saltellando quasi non toccasse terra, avanzare al ritmo di una musica che ha nella testa, e allo stesso ritmo oscillare la testa e quel suo gonnellino che è sempre lo stesso modello anche se può cambiare di colore, e con il sorriso di chi non ha turbamenti ma è in pace con il mondo, avanzare verso di te e tu sei come ipnotizzato da tanta gioia di vivere e le sorridi e la segui con lo sguardo mentre ti passa di fianco e non è finita, come sei lei sentisse di averti ipnotizzato, si volta sorride ancora di più, sembra fermarsi in aria per un secondo, ti saluta la mano con rapido e impercettibile cenno, riscende a terra e come è arrivata, riparte. E così accade ogni giorno che ti trovi nel centro di Perth, in particolare nella zona di Northbridge. Ebbene tutta questa felicità, tutti i giorni, tutta da parte di una sola persona, come se dovesse riequilibrare le sofferenze di tante tristi esistenze, ebbene tutta questa felicità non può che essere un errore dei programmatori di Perth.
Questo post non so se era PERTHinente o addirittura  imPERTHinente, comunque con tutti questi insetti mai lasciare le porte aPERTH, PERTHanto PERTHonatemi

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