Katherine, sarà per il nome, sarà perchè è al crocevia di tre strade, me l'immaginavo come un donnone che ci aspettava a braccia aperte per stringerci, confortarci e darci un caloroso benvenuto nel N.T. Al nostro arrivo le braccia sono rimaste aperte ma rigide, nessun abbraccio, così abbiamo cercato sollievo, sulle orme di Ulisse, in Coco, un personaggio di quelli che conoscono tutto e che sanno molto più di quanto non diano a vedere, uno che rimane nella memoria. Grande aiuto non ha potuto darcene ma ha fatto il possibile, spiegandoci l'ubicazione delle farm e il campeggio più economico nonostante questo andasse contro i propri interessi.
Per la prima volta vediamo un
farm attiva: si trattava di cocomeri, di una distesa di verde acceso
che a spaccarla era di rosso succoso. E una carovana di giovani al
seguito del trattore a raccogliere quelli maturi. Com'era prevedibile
i raccoglitori, gli impacchettatori, i mulettatori erano già
abbastanza e non serviva altra manodopera.
Scoraggiati di nuovo ci siamo
accampati al campeggio economico che sorge intorno al laghetto dove
vive tale coccodrillo conosciuto come Elvis. Ancora più scoraggiati
dal campeggio zeppo di italiani con cui proprio non riusciamo a
legare e con cui il momento di massimo avvicinamento è quando ci
chiedono due cartine per sigarette doppie, ci rifugiamo nel woofing o
volontariato.
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