domenica 4 agosto 2013

Quarantaquattro;


La strada scelta per arrivare da Mareeba a Port Douglas, sale gradualmente sino alla cima di Mount Malloy. Quanto siamo in alto rispetto al livello del mare si intuisce solo scendendo tra tornanti e controtornanti che si alternano ripidi, finchè, a metà montagna, una curva si allarga in uno spiazzo panoramico da cui si vede il mare, che per noi non è mare qualsiasi, è oceano, ma nemmeno, è l'”altro” oceano. Perth, da dove avevamo preso la via dell'ignoto in un commovente giorno di fine aprile, si trova sulla parte più a sud della costa ovest australiana bagnata dall'Oceano Indiano, quello che invece si scorge tra le fronde di questo monte a nord della costa est è il Mar dei Coralli, è l'Oceano Pacifico. Più di due mesi e più di 10000 chilometri dopo, di fronte a questo panorama mozzafiato (per il suo significato più che per la bellezza) l'acqua che si estende all'orizzonte significa la fine del coast to coast scegliendo la via più lunga.
Nel sospiro di sollievo alla vista del mare c'è un fremito di commozione dentro il quale ci sono paure e incognite di un cammino lungo e incerto a bordo di un vecchio van attraverso deserti, caldo, piazzole di sosta in mezzo al nulla, attraversamento animali, taniche di benzina per le distanze più lunghe, taniche d'acqua, persone, amici, falchi, aquile, cani, canguri, wallaby, cinghiali, emù pesci delfini ragni serpenti formiche...

Siamo sempre più lontani dal punto di partenza che sia Perth o che sia Italia, l'acqua di fronte segna un punto di arrivo, ma il viaggio non è finito, ci sono ancora centinaia di km di questa costa da scoprire.

Nessun commento:

Posta un commento

Licenza Creative Commons
IL SALTO DEL KOALA by FABIO MUZZI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.