giovedì 6 giugno 2013

Trenta


Questa Katherine non è un donnone che aspetta a braccia aperte, eppure, a dargli una seconda occasione, ci si avvicina, qualcosa di materno c'è . C'è la farm dei genitori del fattore che ci aveva ospitato prima, nonché nonni delle tre piccole dai nomi strani, che in italiano sarebbero Zenzero, Scricciolo e Peperoncino. C'è un aborigeno che, uscito dall'ombra delle bottiglie all'ombra degli alberi di città, ora dipinge nella sua lingua per i farmer e per i curiosi che si cimentano nell'esperienza, c'è un piccolo di wallaby che si chiama Bob che ha perso la madre e che la coppia di signori sta tirando su. Bob è così piccolo che non ha ancora i peli, tenerlo in braccio è un'emozione rara. Manuel, detto Manu, è l'aborigeno, lui di peli ne ha, ha un bel pizzetto sfumato di bianco ed è un omone, ha un sorriso buono e, come il canguro, è tenero, di una tenerezza che hanno le cose rare o, a essere cinici, i fenomeni da baraccone. 

Nessun commento:

Posta un commento

Licenza Creative Commons
IL SALTO DEL KOALA by FABIO MUZZI is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.