domenica 28 ottobre 2012

Settimana del canguro libero nel parco. Libero di scorrazzare ma libero anche di nascondersi alla nostra avanscoperta. 1

La parola più ricorrente durante la prima settimana in una città come Perth è “pulito”. L’atterraggio nell’aeroporto internazionale vicino alla città e il successivo arrivo in uno dei vari ostelli condensati nell’area di Northbridge, catapulta il cittadino italiano in un’atmosfera irreale fatta di autobus puntuali e gratuiti, autisti cortesi, strade pulite, cielo lindo, orizzonti sconfinati, nuvole che si estendono in lunghezza, pappagalli liberi tra gli alberi dei vari parchi tutti curati (i parchi) con precisione inglese.
Durante la prima settimana, quella minima conoscenza dell’inglese unita alla disponibilità e alla gentilezza degli abitanti, fa sì che si riescano a compilare le carte necessarie alla permanenza, assicurazione medica, tax file number (TFN), conto in banca, scheda telefonica, e varie ancora, in tempi brevi - sorprendendosi continuamente per l’efficienza dei servizi rispetto alla macchinosa lentezza della nostra burocrazia.
Il primo rumore che si sente al risveglio del primo giorno in Australia è lo strano gracchiare dei corvi. Sembra il verso di una foca rantolante, poi esci e li vedi: neri come la pece con gli occhi contornati di bianco, enormi corvi che peseranno 4 chili e va considerato che le ossa sono vuote per spiccare il volo. Imparerai ben presto a riconoscerne il gracchiare e poco dopo anche a prevederlo osservandoli, prima di emettere il suono gonfiano il barbozzo e così restano finchè non hanno sputato fuori tutta l’aria.

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