Come tutti gli animali rari, unici, particolari e strani del
continente anche gli insetti più beceri non sono da meno. Gli scarafaggi nostrano
sono sostituiti da altri più chiari di maggiori dimensioni che per maggiore tranquillità
chiamiamo blatte, un nome meno spaventoso blatta gigante, rispetto a
scarafaggio gigante, ma il concetto è quello. E quello che è comparso nella
prima sera calda sul pavimento della cucina avrà fatto cinque cm e sembrava
consapevole della propria imponenza, considerando che anziché scappare,
dimenava le zampette in direzione dei nostri piedi. Immediata è scattata in noi
l’italica paura delle bestie, l’abbiamo coperto col coperchio della pattumiera
e da una fessura abbiamo spruzzato dell’insetticida, forse buono per altri
insetti, forse poco potente, forse scaduto, sicuramente inutile. Siamo
così ricorsi alle maniere forti e abbiamo annunciato all’enorme coinquilina nera
di pelle e bionda di chioma, la presenza di uno dei Beatle, lei con la grazia
che padroneggia nonostante la massa, si è diretta scalza verso l’orribile
bestia, ha scoperto il contenitore e ha trasformato la sua timidezza in furia
assassina spappolando le nere interiora della blatta sul linoleum della cucina.
In seguito all’incontro iniziamo ad aprire gli occhi per identificare animali
appena un po’ più piccoli di taglia di un canguro: è così che notiamo 3 bei
ragni cicciotti appena fuori al portone d’ingresso con cui impariamo a
socializzare con il passare dei giorni, un geco e, proprio al centro di una
delle principali vie della città un germano gigante.
Germano suona il basso in una delle vie del centro di Perth,
una delle più trafficate. Germano suona il basso con un costume da tirannosauro
comprato all’esercito della salvezza, salvezza dei backpackers, dove ho fatto
il mio primo acquisto: una camicia nera che potrebbe servire per lavorare (taglia
S mentre in Italia portavo tra la L e la XL, ma qui sono un po’ americani, i
fastfood e mcdrive li stanno ingrassando e vedi camicie taglia 7XL e io mi
sento un figurino). La camicia l’ho pagata 4 dollari, la maschera di Germano,
la maglia e la coda non so quanto siano costate ma sicuramente non più di 10
dollari. È vero che a Perth la vita è cara, è molto cara, ma se hai origini
umili, se hai vissuto da solo, se hai imparato a fare la spesa in Italia,
riuscirai a risparmiare anche qua. Al supermercato Coles trovi buone offerte: i
pomodori che due settimane fa erano a 16 dollari al kg, stamattina erano a
2,50. Al ristorante indiano arekrishna mangi quanto vuoi e paghi quanto vuoi,
sempre nel massimo rispetto delle persone e delle cose, senza sprecare cibo o
consumare alcolici, ma tant’è. Germano suonando guadagna cifre che in Italia
sarebbero impensabili lavorando sodo con un buono stipendio, si guadagna la
giornata e qualcosa di più. Germano non è uno di quelli che raduna le folle che
si fermano ad assistere al suo spettacolo, Germano è uno di quelli a cui si
lasciano gli spicci passando come ringraziamento della piacevole musica che fa
e come tributo all’intraprendenza avuta nell’andare da Salvo’s (l’esercito
della salvezza) prendere la maschera e indossarla. Come Germano ce ne sono
molti, ma più di loro guadagnano quelli che padroneggiano l’arte che incanta le
folle, le raduna, le assiepa, e le fa assistere alla completa esibizione: si
alternano il mago, il ballerino e il giocoliere con la sua altissima bici
monoruota. Loro decisamente si guadagnano la giornata, oltre a qualcosa da
mettere da parte: ho visto il mago contare i soldi in ostello, l’ho visto anche
esercitarsi dalle prime ore dell’alba subito dopo colazione per migliorare
sempre i propri trucchi, anche per contare i soldi ha un trucco: considerando
l’enorme numero di spicci li divide per tipo di moneta e li pesa su una
bilancia di precisione poi si fa due calcoli magici e scopre l’incasso
stupefacente.
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