In questa fase misericordiosa
aiutiamo i piccoli giapponesi (non di età ma di statura, di sedie e
tavoli da campeggio minuscoli, piccoli e teneri nei loro piccoli
inchini di gran devozione e ringraziamento) con il loro problema con
la macchina, aiutiamo la taiwanese a trovare una nuova sistemazione e
la francese, beh lei è attualmente sdraiata dietro di noi mentre
guidiamo verso il Queensland. É sdraiata che dorme di giorno quando
guidiamo, è sdraiata in tenda di notte quando non viaggiamo. So che
non si potrebbe viaggiare in tre ma sono in un momento di cristiana
misericordia verso il prossimo e in più la benzina costa meno
dividendola in tre e poi lei sembrava in gamba finchè eravamo in farm
e lo sarebbe anche, se non fosse che eccede in canne – e in farm ho
capito quanto la droga faccia male – e che non parli mai durante
tutto il percorso e che faccia ogni cosa con fastidiosa lentezza o
che prenda decisioni senza condividerle troppo, come quando ci siamo
trovati pronti a partire e vicino al van abbiamo trovato le sue
valigie perchè aveva deciso, senza chiederci nulla, che sarebbe
venuta con noi. Suppongo che il problema maggiore sia che mi ricorda
mia sorella con la sola differenza che non posso farle prediche,
cazziatoni o prenderla a calci in culo perchè purtroppoperfortuna
non è mia sorella.
Nel giro di una settimana siamo
così passati dallo scarrozzare un'italiana dal campeggio alla farm e
viceversa che ogni mattina - dalle 6am quando la caricavamo alle
7am quando la scaricavamo – ci rincoglioniva coi suoi problemi
quotidiani (una cavalletta in bagno che non l'aveva fatta pettinare,
una tipa che le aveva augurato buona giornata ma che secondo lei
portava sfiga, problemi così, problemi inutili, specie appena
svegli). Siamo passati da quest'italiana che avevo affettuosamente
ribattezzato tragedy, alla francese silenziosamente irritante che
ribattezzerei sorella.
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