Problema:
dato un grape tomato del peso
di 20gr circa, calcola quanti di questi (fottuti) pomodorini servono per
raggiungere quota 100kg. Inoltre, considerato un intervallo di tempo
di 8 ore, interrotto da due pause di 5 minuti l'una, in cui vengono
raccolti i suddetti 100kg di grape tomato, calcola quanti pomodorini
saranno raccolti al minuto.
Diverso tempo era trascorso
senza che andassimo a Port Douglas. Non che le cose fossero cambiate, eravamo ancora da Patch, ma
venivamo convocati per fare un paio di giorni a settimana di raccolta
lime. Era un ottimo motivo per restare a Dimbulah e una perfetta
scusa per non seguirlo al mercato. Poi ci fu una pausa nella
raccolta, accadde così che per la settimana successiva non sarebbero
stati raccolti lime, ma per quella successiva ancora sapevamo che
saremmo stati arruolati per i grape tomatoes. Avevamo una settimana
libera e decidemmo di trascorrerla ancora a Port Douglas dove ormai
eravamo di casa per vedere amici, per reclamare indietro le tasse
pagate, per vacanza e, soprattutto, per lasciare definitivamente quel
delirio di casa e di uomo che è Patch che i giorni da trascorrerci
insieme erano belli che finiti.
La settimana a Port era appena
cominciata e poi, e poi ci chiamò un'altra farm, questa di pawpaw o
papaye che è la stessa cosa, che aveva urgenza di un paio di
lavoratori per la settimana. E nel capannone c'era una cucina che
potevamo usare liberamente e non dovevamo tornare da Patch. E allora
risalimmo di corsa in van e tornammo ancora a Dimbulah. E amici,
tasse, relax rimandati.
Il trattore su cui raccolgo
papaye procede lento ma costante, procede inesorabile. E io lassù
sull'elevatore che andava su e giù e intanto basculava e la sera del
primo del giorno avevo le vertigini e il mal di mare. E faceva su e
giù e basculava e andava avanti lento e costante e si fermava un
attimo e ripartiva inesorabile e gli alberi fitti e le foglie grandi
si muovevano col vento e sembravano sussurrarsi e le papaye gialle
erano verdi e se erano gialle erano troppo mature e andavano scartate
e nel verde delle papaye gialle nel senso di qualità dovevo trovare
sfumature di giallo, le papaye rosse erano in un altro campo ma erano
arancioni, quelle gialle di qualità verdi di colore con incombenti
sfumature di giallo quelle andavano bene, ma occhio ai graffi dei
rami, ai morsi dei cacatua, alle cacate dei pipistrelli, ai graffi
degli uccelli, alle bruciature solari, in quei casi non andavano
bene, quasi mai. Non era facile osservare, giudicare, scegliere,
tenere o scartare, ci voleva velocità di giudizio e poca clemenza.
In più staccare una papaya da un'altezza di tre metri su un trattore
in movimento non era proprio come staccare un lime con i piedi
poggiati in terra. I rami dei lime hanno le spine, devi carezzarli
dall'interno verso l'esterno per evitare che ti si conficchino nelle
mani. Anche i lime vanno dal verde al giallo ma lì la scelta va più
per dimensione. Se le piante sono di quelle alte e passi il tempo col
naso all'insù rischi si soffrire di mal di collo. Coi lime
canticchiavo “lemon tree”. Le papaye sono grosse, proprio enormi
rispetto ai lime, credo che quelle che raccogliamo pesino di media un
chilo e mezzo. Le papaye non hanno spine, ma il latte che piangono
quando le stacchi fa la pelle tenera che è un'espressione che mi
piace “piangere latte fa la pelle tenera”, ma invece significa che la rende
morbida e irritata e questa cosa non mi piace, ma io sono coperto con i
guanti sulle mani e le maniche lunghe sulle braccia, ma il latte
brucia anche gli occhi ma io sono miope e in questo lavoro avere gli
occhiali mi fa proprio comodo, mi sembra di essere protetto ma non si
può stare tranquilli su un trattore in movimento a raccogliere
papaye così pesanti. Canticchio “yellow” dei coldplay. Il primo
giorno ero così concentrato sulla raccolta delle papaye che ho messo
un piede nel vuoto alla fine della passerella, quasi quasi cadevo,
quella notte ho sognato di cadere, ma non come si sogna di cadere
quando si sogna di inciampare su un marciapiede, ho sognato di cadere
da molto moltissimo in alto e lo scatto che ho fatto è stato
enorme con mani, braccia e gambe che cercavano appigli nel letto e ha svegliato anche lei che mi
dormiva vicino, sigillati insieme dentro un van, di fianco a un
capannone vuoto, di fianco a un cane legato, in mezzo a campi di
papaye e nient'altro per centinaia di metri.
Jason raccoglie con me, è poco
più vecchio di me, è australiano, quanto fuma è impressionante, ma
fa più impressione quanta poca acqua beva e quanto la sostituisca
con coca cola e red bull (gli altri della farm lo chiamano appunto
red bull), ha pochi denti e la spiegazione dev'essere legata a questa
sua dieta (dice che qualche giorno fa abbia vomitato sangue, tutti
crediamo di sapere da cosa dipenda), raccoglie le papaye a mani nude,
il latte non lo spaventa, mentre raccoglievamo ha detto di essere
stato morso da un ragno, dice che lo ha preso di striscio, io l'idea
di un morso di ragno di striscio non l'avevo mai presa in
considerazione credo neanche gli autori di spiederman altrimenti il
supereroe sarebbe stato (ancora più) una schiappa, chissà qual'è la differenza
(sarà come il pugno di lato?), comunque fossi in lui i guanti li
metterei e berrei un po' più d'acqua.
In mezzo alla settimana ci
hanno pure chiamato a raccogliere i lime che avevano cambiato idea,
ma ormai eravamo qua e i giorni di lavoro di più, credo che
comunque il tipo si sia un po' offeso, ma si tratta di un misunderstanding, e poi ci hanno anche chiamato in una
farm di patate, anche se non si raccoglie a mano l'idea delle
patate non mi ha mai ispirato troppo. Comunque il lavoro ce l'abbiamo
e ora ci troviamo a dover declinare, sempre con la massima cortesia,
ma declinare.
La porta verde era la cucina,
quelle blu, gialla, arancio e rossa dovevano essere camere ma non ci
servivano, la porta viola era il bagno, viola era il colore preferito
della tipa del farmer, viola piace molto anche a me, bianca con le
orecchie nere era Luna il cane a catena, Luna era bravissima ma aveva
il vizio di ammazzare le galline sicchè i farmer la odiavano mentre
adoravano il fratello, Luna l'avevamo presa in custodia noi (l'idea
del fratello buono e di quello stupido proprio non ci andava giù),
Luna un giorno era sparita, “don't worry”, don't worry un cazzo!
Le papaye gialle verdi, i lime verdi, i pomodori rossi, il cane
bianco, le orecchie nere, le porte colorate, yellow, le mani ferite,
le nocche screpolate, le stelle diverse e infinite, luna piena, luna
bianca, luna il cane, l'una e trentacinque, il latte bianco brucia,
la prima goccia di caffè, l'ultima goccia di caffè, il vegemite
nero che ora mi piace, il dragon fruit rosso, il rosso antico, i
fiori dei mango, la musica, la notte, un film, il silenzio, il
silenzio assoluto, il silenzio.
La soluzione del problema suesposto: caldo mal
di schiena che urla di dolore: “infiammazione!”.
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