Ho sognato una rimpatriata tra amici e uno di loro che mi
dice che il prossimo lunedì si sposa e io decido di aspettare a tornare in
australia perché il suo matrimonio non posso perdermelo. Poi ho fatto un altro
sogno nella stessa notte.
Ho sognato uno zio anziano, che sapevo essere malato, con
indosso il cappotto e il cappello di un nonno che mi aveva lasciato tempo fa.
Lo vedevo di spalle e lo seguivo senza raggiungerlo e mentre lo seguivo
scrivevo sul palmo della mano parole che erano i miei pensieri o forse i suoi e
il palmo della mano era enorme e le parole tante, ma ricordo soltanto “era
lui”.
Stamane al risveglio ho scoperto che uno dei due sogni si
era avverato, purtroppo. Non si può essere in due posti nello stesso momento,
ma c’è un filo che unisce negli affetti, nell’amicizia e nel dolore che non
conosce distanze.
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