L’ostello dove dormiamo le prime notti si chiama
Underground, il nome non ispira troppa fiducia ma, da consigli avuti da chi vi
è appena stato, sembra non essere troppo sporco. Tanto a leggere i nomi dall’Italia
uno vale l’altro, così come le zone. Si impara facendo. Effettivamente non
capitiamo male: la camera è da quattro e gli altri due non sono come i giovani
backpackers sballoni che aspettano il venerdì sera per sfasciarsi come bestie.
Yan che mi sveglia appena sorge il sole per una chiacchierata - che fa sempre
piacere, nonostante dopo 30 ore di viaggio e arrivo in notturna dormirei più
che volentieri ancora un po’ - è un 34enne francese con un biglietto aereo
valido per fare il giro del mondo in un anno. La precedente sosta l’aveva fatta
in Giappone, ora Australia, poi Canada… Mi racconta le sue esperienze mentre si
veste per andare a fare una corsa su un’isoletta che si trova al centro del
fiume Swan che attraversa la città. Si racconta che sia possibile incontrare i
canguri in libertà e, ovviamente, lui va a vedere, e, ovviamente, andremo anche
noi al più presto. Il primo giorno uno neanche ci penserebbe ai canguri per la
paura che ha di cadere a testa in giù visto che è sottosopra, per l’impegno che
ha preso con tutti di verificare la rotazione lo sciacquone del cesso, per
ambientarsi. Che poi qui il getto dello sciacquone è talmente irruento che
sembra che l’acqua non giri ma vada giù diretta. Yan ci dà le dritte su dove
trovare aree con adsl libera, visti i prezzi astronomici che applicano gli
ostelli, le aree wifi sono in giro per la città e sono pure una figata specie
Northbridge Piazza, dove un maxischermo trasmette le notizie della BBC, o film
o cartoni per ragazzi (vedi la maratona Harry Potter che hanno trasmesso di
domenica dalla mattina alla sera, con tanto di stand con maghi e stregoni). Yan
ha le idee chiare, sa che vuole andare verso nord prima che arrivi la stagione
umida, la stagione delle piogge. Il terzo giorno che condividiamo la camera e
ci ha conosciuto abbastanza, arriverà anche a proporci di noleggiare un furgone
e andare con lui. La proposta arriva nel mezzo della decisione su cosa fare nei
prossimi giorni e diventa un’altra possibile alternativa tra il cercare una
casa e risparmiare o fare ancora ostello e conoscere gente. La sera l’idea di
prendere e partire ci stuzzica e quando rivediamo Yan siamo lì lì per chiedere
dettagli, ma ci spiega che in forum di gumtree (che Ulisse ha giustamente
definito la bibbia dei backpackers) ha trovato delle ragazze provviste di
pulmino che partono e si aggrega alle tipe, come è giusto che sia se si
considera che le spese saranno inferiori e che invece di partire con una
coppia, parte con tre fighe. Poi all’isoletta ci siamo andati anche noi, in una
mattina caldissima. E abbiamo girato e girato per il parco finchè il caldo non
si è fatto eccessivo senza vedere l’ombra di un canguro. Nascosti sotto qualche
cespuglio avranno riso di noi che rosolavamo sotto il sole cocente. Al ritorno
Yan ci ha fatto vedere le foto che si è fatto al parco come prova che stesse
raccontando la verità. Fanculo. Il giorno del mio compleanno lo festeggiamo
allo zoo della città che va bene che è uno zoo, ma i canguri e koala e i wombat
e diavoli della tasmania, uno li deve vedere. Poi si mette l’anima in pace e
quando li rivede non è che si sbrodola come fosse la prima volta, anzi li
guarda con gli occhi dell’uomo di mondo, e intanto si sbrodola segretamente e
forse ha anche una timida erezione.
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