Questa Katherine non è un
donnone che aspetta a braccia aperte, eppure, a dargli una seconda
occasione, ci si avvicina, qualcosa di materno c'è . C'è la farm dei
genitori del fattore che ci aveva ospitato prima, nonché nonni delle
tre piccole dai nomi strani, che in italiano sarebbero Zenzero, Scricciolo e Peperoncino. C'è
un aborigeno che, uscito dall'ombra delle bottiglie all'ombra degli
alberi di città, ora dipinge nella sua lingua per i farmer e per i
curiosi che si cimentano nell'esperienza, c'è un piccolo di wallaby
che si chiama Bob che ha perso la madre e che la coppia di signori
sta tirando su. Bob è così piccolo che non ha ancora i peli,
tenerlo in braccio è un'emozione rara. Manuel, detto Manu, è
l'aborigeno, lui di peli ne ha, ha un bel pizzetto sfumato di bianco
ed è un omone, ha un sorriso buono e, come il canguro, è tenero, di
una tenerezza che hanno le cose rare o, a essere cinici, i fenomeni
da baraccone.
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